Byredo | Velvet Haze
Can a perfume lead your senses in a state of haze? Apparently yes and Byredo new fragrance “Velvet Haze” is the scented proof.
Byredo and the inspiration behind Velvet Haze
Inspired by the 60's, the music and the cultural movement of the time, Velvet Haze leave that sense of freedom and hope shine through its harmony, along with that spoiled illusion that led the mind to travel throughout unreal paradises, that seduced with the idea of regained eternity, and that stimulated the senses in a psychedelic vortex.
Velvet Haze olfactory notes
And is this very concept of hypnotism that accompanies all the evolution of Velvet Haze. Coconut and hibiscus open the fragrance with a whip of freshness, something that is already rounded, ready to gracefully make the way for Patchouli’s balsamic effect, which slowly becomes sweet, slightly spicy and a bit wild with the arrival of Ambrette, Musk and Cacao.
Sixties on your skin
Velvet Haze is an unexpected harmony made of notes that seem to have nothing in common but that, in the end, live beautifully on the skin, stunning the senses in a spoiled equilibrium.
A musky woody with oriental hints that in the end shows a green undertone to let it all in becoming.
Highly recommend especially to those who in the Sixities had a lot of fun.
Può un profumo accompagnare i vostri sensi in uno stato di confusione mentale? A quanto pare si, e Velvet Haze di Byredo ne è la prova.
L'ispirazione di Velvet Haze
Ispirato agli Anni Sessanta, alla musica e al movimento culturale del tempo, Velvet Haze lascia trasparire proprio quel senso di libertà e di speranza, ma anche quell’annebbiamento viziato che portava la mente a viaggiare verso paradisi che tuttora non esistono, che seduceva con l’idea di un’eternità riconquistata, che stimolava i sensi in un vortice psichedelico.
La composizione olfattiva
Ed è proprio questo concetto di ipnotismo che accompagna tutta l’evoluzione di Velvet Haze. Il cocco e l’ibisco aprono la fragranza con una sferzata di freschezza, qualcosa di già rotondo pronto a lasciare spazio, con grazia, all’effetto balsamico del Patchouli che pian piano si fa dolce, leggermente speziato e un po’ selvaggio con l’avvento dei Semi di Abretta (Malva Muschiata), del Muschio Animale e della Fava di cacao delle note di fondo.
Gli anni Sessanta sulla pelle
Un’armonia inaspettata, note che sembrano non c’entrare niente l’una con l’altra ma che, alla fine, vivono sulla pelle stordendo i sensi in un equilibrio viziato. Un legnoso muschiato con accenni orientali che alla fine fa trasparire dei sottotoni verdi, un po’ acerbi, per lasciare il tutto in divenire.
Da far annusare a coloro che gli anni sessanta li hanno vissuti.